Partire o restare
Generare un nuovo senso dei luoghi
Partire e restare sono i due poli della storia dell’umanità.
Al diritto a migrare corrisponde il diritto a restare, edificando un altro senso dei luoghi e di se stessi. Assumiamo molteplici stimoli, talvolta vere e proprie lezioni sul da farsi a cui capita di cedere di fronte alla comodità di chi ti dice cosa è bene per te. Ma pensare, considerare il da farsi, per citare il filosofo Francois Jullien, è una questione di tra: “tra l’evidenza dell’adeguamento e l’inquietudine di ciò che in essa è già perdita”. Uno scarto, in buona sostanza, in cui trattenersi in un sistema che per forza di cose è tensivo, a tratti contraddittorio e ambiguo, ma necessario se vogliamo davvero esercitare un pensiero critico sulle direzioni via via da imboccare.
La fotografia che illustra questo dialogo è di Elisa Cesca